Ma la rivoluzione è ancora lontana. PoliMi, serve a rendere il sistema resilente alla nuova crisi
L'emergenza Covid-19 ha fatto crescere in medici, strutture sanitarie e cittadini la consapevolezza del ruolo del digitale nella cura e nell'assistenza. Ma una evoluzione del sistema sanitario verso un modello della 'connected care', cioè connesso e personalizzato, è ancora lontano. E' il quadro tracciato dalla ricerca dell'Osservatorio Innovazione Digitale in Sanità della School of Management del Politecnico di Milano. Mentre il governo nei piani del Recovery Fund e del Mes vuole puntare proprio sulla sanità digitale. Secondo la ricerca del Politecnico di Milano, nel 2020 quasi la metà dei responsabili tecnologici delle aziende sanitarie italiane stima un aumento di investimenti in sanità digitale. Aumentano le sperimentazioni del tele-monitoraggio nel 37% delle strutture sanitarie e di tele-visita nel 35%. Per circa un medico su due, inoltre, le terapie digitali avranno un grande impatto nei prossimi cinque anni e molti già consigliano app ad esempio per ricordarsi i farmaci (36% dei medici specialisti e 37% dei medici di medicina generale) e per monitorare i parametri clinici (35% e 40%). Emerge, poi, che nei mesi centrali dell'emergenza Covid è aumentato il numero di cittadini che ha usato Internet per informarsi sui corretti stili di vita, passando dal 60% di chi ne ha avuto bisogno prima dell'emergenza al successivo 71%.
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